mappa canaliIn molti sanno che Palermo è da sempre circondata da sorgive a e che la città è stata attraversata da numerosi corsi d’acqua, che hanno favorito lo sviluppo della città stessa, garantendo fonte per l’irrigazione dei campi, dei mulini, ecc. In pochi sanno, però, che alcuni dei canali scorrono ancora in città, anche se spesso occultati sotto il tessuto urbanizzato, fra palazzoni e strade.

A Parco Villa Turrisi scorrono ben due corsi d’acqua, di notevole importanza. Il Canale Passo di Rigano e il Torrente Borsellino.

Il Canale Passo di Rigano è, dopo il fiume Oreto, il principale corso d’acqua che scorre a Palermo. Si tratta di un canale a carattere torrentizio che raccoglie acqua da parecchi piccoli affluenti che scendono dalla zona nord-ovest della città di Palermo, tra questi torrenti troviamo il Luparello, il Celona, il Mortillaro, e lo stesso Borsellino che si congiunge al Canale Passo di Rigano proprio all’interno del Parco. Attualmente è completamente canalizzato, terminando il suo percorso nella zona dell’Arenella-Vergine Maria, mentre l’antico tracciato sfociava poco a nord dell’attuale molo S. Lucia, nel piano dell’ucciardone. Sopra di esso, dopo la canalizzazione e tombinatura, sono sorte diverse strade, tra le quali via Aci (il tratto all’interno del Parco), via UR15, via ingegner Nicolò Mineo, via principe di Paternò.
Copertura CanaleI due corsi d’acqua sono facilmente individuabili dalle foto satellitari perché, dopo la copertura cementizia sembrano carreggiate comuni. In determinati tratti la soletta versa in condizioni precarie, a tal punto che è possibile vedere l’ossatura di ferro. Inoltre, nonostante i divieti di transito (segnalati con cartellonistica), le solette vengono regolarmente percorse da auto e grandi mezzi di trasporto merci.
Bisogna ricordare che il Canale Passo di Rigano fu uno dei flussi d’acqua che, insieme al Papireto e al Kemonia, riversarono acqua nel centro cittadino durante la catastrofica alluvione del 1931, contribuendo in modo notevole alla inondazione. Ancora oggi il rischio idrogeologico dell’area è molo alto, non potendo i canali (deviati in percorsi cementificati) smaltire quantità abbondanti e costanti d’acqua meteorica. Sarebbe opportuna, oggi, la rinaturalizzazione di questi corsi d’acqua.

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Canale Celona in prossimità di Torre Ingastone (Foto di S. Lo Piccolo)

Tra i buoni esempi di canale a cielo aperto troviamo il Celona, affluente del Canale Passo di Rigano, nell’area in prossimità di Torre Ingastone (Centro Commerciale La Torre).